Sabato 15 dicembre alle ore 15.00 a Russi (presso la Casa residenza per anziani), ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica di Richard Betti relativa al progetto Intrahistoria, per il quale ha vinto un premio. Acsè parteciperà con alcune letture dal vivo.
Ecco una breve spiegazione del progetto da parte dell’autore: “Intrahistoria è un progetto realizzato in una casa protetta. Le persone affette da gravi malattie, o semplicemente molto anziane, vengono spesso inserite all’interno di strutture specifiche allo scopo di garantire loro cure e sicurezza negli ultimi momenti di vita. Eppure l’esclusiva attenzione alla sicurezza e la cura “clinica” sembrano limitare o talvolta persino annullare le loro identità, i loro sogni più profondi, le ragioni del vivere più vere.
Frequentando una casa protetta, ho raccolto le microstorie della persone con l’idea di tradurle in immagini, cercando di rispondere ad una serie di domande: E’ proprio vero? I sogni svaniscono? Le loro storie svaniranno, quando queste persone se ne andranno? Ci dimentichiamo che gli esseri umani non vivono solo di sicurezza e cura, e per questo dovremmo rendere il loro percorso verso la fine meno triste di quello facciamo oggi. Secondo lo scrittore spagnolo Miguel De Unamuno la intrahistoria è quella storia invisibile, composta da una moltitudine di fatti, sogni e ragioni di vita apparentemente ordinari, banali e ripetitivi, che in realtà rappresentano ciò che compone la storia di un popolo o di una comunità. Ho tenuto aperta la finestra dell’ascolto, ho collezionato queste piccole storie, frammento per frammento, al fine di unirle e dare loro corpo e voce, creando un nuovo organismo, una nuova Intrahistoria.”