Trenord_Aln_668_3148+ALn_668_3137_Ghedi_20121102 Moliva CC BY SA 3.0
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I treni in Romagna. In viaggio tra storia e letteratura.

È in uscita “I treni in Romagna. In viaggio tra storia e letteratura” settimo volume della collana Acsè, edito da White Line, curato dalla nostra associazione. Perché abbiamo affrontato un tema del genere? Perché la ferrovia collega ormai con naturalezza i nostri centri abitati e il treno è diventato un elemento scontato nella nostra vita quotidiana, ma non sempre è stato così. Gli autori Mattia Randi e Valerio Ragazzini (di Faenza) insieme a Roberto Marzaloni (di Santarcangelo di Romagna), ci accompagnano attraverso un’analisi storica delle linee romagnole ancora in servizio o scomparse e le impressioni e i racconti degli scrittori romagnoli, attraverso i quali scopriremo l’evoluzione del “cavallo di ferro”, dalle sue prime apparizioni fino ai giorni nostri, e come questa novità della tecnica abbia cambiato per sempre la terra di Romagna.

copertina "I treni in Romagna"

La prima presentazione sarà venerdì 29 novembre alla Bottega Bertaccini di Faenza.

Locandina I treni in Romagna da Bottega Bertaccini

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Faenza coloniale – Presentazione

Dopo la presentazione presso il Museo del Risorgimento del luglio scorso, “Faenza coloniale – L città, Francesco Carchidio, l’Africa” sarà presentato anche presso la Bottega Bertaccini a Faenza, in corso Garibaldi 4, venerdì 19 ottobre alle ore 21.00

locandina faenza coloniale bertaccini

Di seguito, la quarta di copertina e una breve biografia dell’autore:

“Il 17 luglio 1894, il faentino Francesco Carchidio Malavolti al comando del suo squadrone di cavalleria cade in battaglia presso Cassala, in Sudan. Ma perché era così lontano da casa? E quali erano gli interessi dell’Italia in Africa durante il periodo del colonialismo? Per scoprirlo è necessario agire su più piani: quello internazionale delle lotte tra stati; quello locale del dibattito che infiammò ogni città; quello personale di chi combatté in terra d’Africa. Per la prima volta, in questo testo, la narrazione storica intreccia i tre aspetti, raccontando cosa accadde in Italia, in Etiopia ed Eritrea, a Faenza e nella vita di Francesco Carchidio.”

Mattia Randi
Nato a Bologna, ma residente a Faenza fin da piccolissimo, si è laureato all’Università degli Studi di Bologna, facoltà di Scienze Storiche, col massimo dei voti. È uno dei fondatori di “novantasei – letteratura, arte e storia in Romagna”; nel 2017 ha pubblicato nella collana Acsè “Donne antifasciste. Cinque storie faentine.”