I prossimi 1, 2 e 3 novembre, presso il Nuovo Luogocomune di Faenza (via San Biagio Vecchio), l’associazione Mani Tese di Faenza organizza l’edizione 2019 del “Weekend d’Africa”. La manifestazione tutti gli anni propone incontri e attività per approfondire la conoscenza delle popolazioni e della cultura del continente africano, oltre che delle attività che l’associazione svolge.
In questa cornice, sabato 2 alle ore 17.00 Acsè presenterà un dibattito sui temi del colonialismo italiano di fine Ottocento e di inizio Novecento attraverso i libri “Faenza coloniale” e “Faenza e l’Oltremare” (ed. White Line, a cura di Acsè). L’incontro sarà guidato dagli autori e storici (soci di Acsè) Mattia Randi e Alberto Fuschini.
Tag: africa
Faenza coloniale – Presentazione
Dopo la presentazione presso il Museo del Risorgimento del luglio scorso, “Faenza coloniale – L città, Francesco Carchidio, l’Africa” sarà presentato anche presso la Bottega Bertaccini a Faenza, in corso Garibaldi 4, venerdì 19 ottobre alle ore 21.00
Di seguito, la quarta di copertina e una breve biografia dell’autore:
“Il 17 luglio 1894, il faentino Francesco Carchidio Malavolti al comando del suo squadrone di cavalleria cade in battaglia presso Cassala, in Sudan. Ma perché era così lontano da casa? E quali erano gli interessi dell’Italia in Africa durante il periodo del colonialismo? Per scoprirlo è necessario agire su più piani: quello internazionale delle lotte tra stati; quello locale del dibattito che infiammò ogni città; quello personale di chi combatté in terra d’Africa. Per la prima volta, in questo testo, la narrazione storica intreccia i tre aspetti, raccontando cosa accadde in Italia, in Etiopia ed Eritrea, a Faenza e nella vita di Francesco Carchidio.”
Mattia Randi
Nato a Bologna, ma residente a Faenza fin da piccolissimo, si è laureato all’Università degli Studi di Bologna, facoltà di Scienze Storiche, col massimo dei voti. È uno dei fondatori di “novantasei – letteratura, arte e storia in Romagna”; nel 2017 ha pubblicato nella collana Acsè “Donne antifasciste. Cinque storie faentine.”