Acsè

“Acsè” è una collana di saggistica su temi romagnoli edita dal 2018 da White Line.
Dal 2019 ad “Acsè” viene fusa la collana “Novantasei“.

Anno 2020
Anno 2019
Anno 2017
Anno 2018

L’IMMENSO NAUFRAGIO – La Grande Guerra nelle pagine degli scrittori romagnoli (2022)
di Valerio Ragazzini, con introduzione di Gian Ruggero Manzoni

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L’inizio del Novecento, carico di speranze, è segnato da un evento epocale: la Grande Guerra. Questo conflitto, per via delle sue sfaccettature, ha generato una vastissima produzione letteraria. Valerio Ragazzini ripercorre così le molteplici esperienze dei letterati romagnoli coinvolti nella guerra, nel tentativo di delinearne il volto. Narrazioni spesso insolite, non solo dalla prima linea, ma più spesso dalle retrovie, sui giornali, o dalle lettere scampate alla censura. Un’eco che investe romanzi e racconti, segno inequivocabile di una cicatrice impossibile da rimarginare. Pagine dalle quali «emerge l’anima messa a nudo del poeta e dello scrittore, il quale dà voce ad un’intera generazione le cui certezze spesso vacillarono una volta sperimentati i primi assalti, e che, in un certo senso, si sentì tradita dai padri ottocenteschi, dallo Stato, da chi governava, dai vertici militari, per lo più incompetenti e insensibili alle tante sofferenze che pativano i semplici.» Dall’Introduzione di Gian Ruggero Manzoni.

Valerio Ragazzini
Valerio Ragazzini (1990) è tra i fondatori dell’associazione culturale Acsè (Faenza) che si occupa di coordinare eventi culturali e pubblicazioni di carattere locale. Dal 2015 cura la sezione dedicata alla letteratura e alla riscoperta di testi “classici” locali nella collana “novantasei: letteratura, arte e storia in Romagna”. Dal 2018 la collana prende il nome “Acsè” e continua a trattare temi legati alla cultura locale in approfondite monografie. Pubblica Quella linea lunga e blu – Gli scrittori romagnoli e il mare (White Line). Nel 2019 vince il primo premio al concorso Faraexcelsior con la raccolta di racconti L’uomo era una bella idea (Fara). Dal 2020 dirige le pubblicazioni de “I nipoti dei topi” per la White Line Edizioni. Pubblica per Kolibris il racconto lungo La Ricerca della banalità. Collabora a riviste cartacee di studi locali e approfondimento come «L’Ortica» e «La Piè», e riviste culturali on-line come Pangea, Spore e Poetarum Silva.

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LORD BYRON E LA CARBONERIA ROMAGNOLA – Diari, amori e società segrete (2020)
di George G. Byron, traduzione di Nicola Ragazzini, saggio accompagnatorio di Luca Rossi

I diari possono essere una fondamentale porta di accesso per il cuore e la mente di un poeta o per capire meglio un dato periodo storico. Il diario tenuto da Lord Byron durante il suo soggiorno in Romagna è uno dei tasselli fondamentali per comprendere l’evoluzione di questo personaggio entrato nella leggenda, protagonista assoluto del romanticismo e dei moti rivoluzionari che lo seguirono. I diari romagnoli, ricchi di amori e intrighi politici, sono qui presentati in una nuova traduzione di Nicola Ragazzini e arricchiti da un saggio di Luca Rossi sui legami tra il poeta inglese e la carboneria.

Nicola Ragazzini
Nicola Ragazzini nasce a Faenza il 9 marzo 1985. Frequenta il Liceo Classico “E. Torricelli” di Faenza e successivamente la facoltà di Giurisprudenza presso l’università Alma Mater Studiorum di Bologna. Era membro del direttivo dell’Associazione Culturale La Lampada, presso la quale curava i testi della rivista «novantasei», la principale pubblicazione dell’associazione. Ha tradotto alcuni racconti dell’orrore e del fantastico, pubblicati dalla rivista «Hypnos».

Luca Rossi
Luca Rossi è nato a Rimini nel 1989. Dopo la laurea triennale in Storia, nel 2016 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Storiche, presso l’Università degli Studi di Bologna, con una tesi sui moti risorgimentali del 1831-1832 in Romagna.Dal 2016 al 2019 ha lavorato come ricercatore presso l’Istituto Storico della Resistenza di Rimini, collaborando a diversi progetti di ricerca.

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I TRENI IN ROMAGNA – In viaggio tra storia e letteratura (2019)
di Mattia Randi, Roberto Marzaloni, Valerio Ragazzini

copertina "I treni in Romagna"

La ferrovia collega ormai con naturalezza i nostri centri abitati e il treno è diventato un elemento scontato nella nostra vita quotidiana, ma non è sempre stato così. Attraverso un’analisi storica delle linee romagnole ancora in servizio o scomparse e le impressioni e i racconti degli scrittori romagnoli scopriremo l’evoluzione del “cavallo di ferro”, dalle sue prime apparizioni fino ai giorni nostri, e come questa novità della tecnica abbia cambiato per sempre la terra di Romagna.

Mattia Randi
Mattia Randi (1990) è laureato in Scienze Storiche ed Orientalistiche presso l’Università degli Studi di Bologna. Impegnato nello studio e nella divulgazione della storia e della cultura locale, è autore di alcuni saggi ed articoli. Con White Line ha pubblicato Faenza e l’Oltremare e Faenza Coloniale.

Roberto Marzaloni
Nato a Gazzada Schianno (VA) nel 1969, ma cresciuto a Santarcangelo di Romagna, è appassionato da sempre di storia, sport e fotografia. Nel 1983, avvicinatosi al baseball seguendo uno dei suoi fratelli maggiori, entra nelle giovanili. Nel 2013 consegue il tesserino di tecnino FIBS ed inizia ad allenare alcune squadre giovanili. Per la collana Acsè ha pubblicato Forever Bulldogs. Il baseball a Santarcangelo di Romagna. dove ha potuto riunire la sua passione per lo sport a quella della storia.

Valerio Ragazzini
Valerio Ragazzini è tra i fondatori dell’associazione Acsè di Faenza che si occupa di coordinare eventi culturali e pubblicazioni di carattere locale. Dal 2015 cura la sezione dedicata alla letteratura e alla riscoperta di testi “classici” locali nella collana novantasei: letteratura, arte e storia in Romagna che nel 2018 prende il nome Acsè e inizia ad essere pubblicata da White Line. Continua a trattare temi legati alla cultura locale in approfondite monografie e in detta collana ha pubblicato Quella riga lunga e blu. Gli scrittori romagnoli e il mare. Collabora a riviste cartacee di studi locali e approfondimento come «L’Ortica» e «La Piè» e riviste culturali on-line come «Pangea» e «Spore». Nel 2019 vince il concorso Faraexcelsior con la raccolta di racconti L’uomo era una bella idea (FaraEditore).

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FAENZA E L’OLTREMARE – Storia e dibattito sulle guerre coloniali (2019)
di Alberto Fuschini, Mattia Randi

Tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, l’Italia si è spinta in varie imprese coloniali, soprattutto in Africa Orientale, dai risvolti problematici e non scontati, nella ricerca del tanto desiderato “posto al sole”. Ma cosa accadeva esattamente nelle terre d’Oltremare? E quali erano le reazioni nella Faenza dell’epoca all’arrivo delle notizie sulle guerre combattute dai soldati italiani per conquistare questo o quel paese africano?
In chiusura del volume, per la prima volta, la pubblicazione di parte di un documento oggi custodito al Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea di Faenza: un album fotografico dell’Africa Orientale che raccoglie immagini di quella regione scattate a cavallo tra Ottocento e Novecento. Un documento importantissimo per chi studia storia, antropologia ed etnografia.
Un testo immancabile per chi vuole conoscere il rapporto tra la città di Faenza e il mondo posto al di là dei confini nazionali.

Alberto Fuschini
Dopo aver conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Storiche, presso l’Università degli Studi di Bologna, con una tesi in Storia del Risorgimento dal titolo L’Imparziale: storia di un giornale faentino 1840-1847, ha pubblicato la monografia, in formato e-book intitolata Cooperazione e democrazia dei cristiani. Vita e opere di Monsignor Carlo Mazzotti 1880-1980, Homeless Book, 2016, per la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche.
Ha inoltre pubblicato alcuni saggi e articoli sulle riviste “Romagna, arte e storia”, “Il Pensiero Mazziniano”, “Torricelliana”, “Novantasei”, “Storia e Futuro” e di recente ha curato i quattro capitoli sulla storia del XX° secolo nel volume Storia di Faenza. Dalla preistoria all’anno Duemila, Il Ponte Vecchio, 2018.

Mattia Randi
Mattia Randi (1990), è laureato con lode e menzione di pubblicazione in Storia presso l’Università di Bologna. È autore di numerosi saggi e articoli: con White Line ha pubblicato, tra gli altri, Faenza Coloniale e alcuni articoli su “Novantasei”, tra cui Faenza e Barbiana: la scuola degli ultimi. Per il Ponte Vecchio ha invece curato i capitoli dal 1200 al 1500 compresi del volume a cura di Gabriele Albonetti Storia di Faenza. Dalla preistoria all’anno Duemila. È in corso di pubblicazione il volume sulla storia di Michele Carchidio, figlio del capitano Francesco Carchidio, primo meticcio riconosciuto in Italia.

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LA ROMAGNA VISTA DALLA LUNA – Ricordi, storia e letteratura (2019)
AA. VV.

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Il 21 luglio 1969 Armstrong imponeva la propria impronta nella storia. In quel momento molti romagnoli erano con il naso incollato alla televisione dei bar (o per chi ne possedeva una, delle proprie case) per vedere quell’evento straordinario ed irripetibile.
A cinquant’anni da allora, vogliamo ricostruire questa storia attraverso i ricordi di chi c’era, le storie di chi ha immaginato di raggiungere la luna, le sensazioni di chi si è lasciato ispirare da quel tiepido bagliore. Questo volume cercherà di raccontare il complicato rapporto tra la Romagna, la luna e tutto quel che costituisce l’universo che possiamo scorgere attraverso un telescopio. Consapevoli che in verità non basta una bandierina a stelle e strisce per svelare il mistero dell’universo.

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FAENZA COLONIALE – La città, Francesco Carchidio, l’Africa (2018)
di Mattia Randi

Copertina Acsè colonialismo

“Il 17 luglio 1894, il faentino Francesco Carchidio Malavolti al comando del suo squadrone di cavalleria cade in battaglia presso Cassala, in Sudan. Ma perché era così lontano da casa? E quali erano gli interessi dell’Italia in Africa durante il periodo del colonialismo? Per scoprirlo è necessario agire su più piani: quello internazionale delle lotte tra stati; quello locale del dibattito che infiammò ogni città; quello personale di chi combatté in terra d’Africa. Per la prima volta, in questo testo, la narrazione storica intreccia i tre aspetti, raccontando cosa accadde in Italia, in Etiopia ed Eritrea, a Faenza e nella vita di Francesco Carchidio.”

Mattia Randi
Nato a Bologna, ma residente a Faenza fin da piccolissimo, si è laureato all’Università degli Studi di Bologna, facoltà di Scienze Storiche, col massimo dei voti. È uno dei fondatori di “novantasei – letteratura, arte e storia in Romagna”; nel 2017 ha pubblicato nella collana Acsè “Donne antifasciste. Cinque storie faentine.”

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QUELLA RIGA LUNGA E BLU – Gli scrittori romagnoli e il mare (2018)
di Valerio Ragazzini

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“Ci sono tanti modi per andare al mare: c’è chi preferisce affidarsi ai fortunosi mezzi pubblici, incurante dei sedili che si attaccano alla pelle e delle roventi carrozze senza aria condizionata; chi preferisce scendere verso i lidi a passo d’uomo nelle interminabili code di automobili; c’è anche qualche avventuriero che predilige ancora la bicicletta, che sia da strada o lungo i rivali in mountain bike. Io ho scelto le pagine di quegli scrittori a me cari che non potevano fare a meno di raccontare quel che si prova in riviera, nel piccolo litorale romagnolo, che pure sembra infinito.”

Valerio Ragazzini
Nato a Faenza nel 1990, ha conseguito la laurea triennale in sociologia e la laurea magistrale in “Mass media e politica” presso l’Università di Bologna. È uno dei fondatori di “novantasei – letteratura, arte e storia in Romagna”, dove cura la sezione dedicata alla letteratura.

Con le fotografie di Richard Betti e Alessandro Catani.

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DONNE ANTIFASCISTE – Cinque storie faentine (2017)
di Mattia Randi

Copertina Donne Antifasciste

“Cinque storie di donne faentine nel momento più buio della storia italiana, accomunate da un marchio: antifasciste. Cinque storie dimenticate ricostruite attraverso i documenti originali provenienti dal Casellario Politico Centrale”.

Mattia Randi (1990), bolognese di nascita, ma faentino da sempre, si è laureato con lode e menzione di pubblicazione presso la facoltà di Scienze Storiche e Orientalistiche dell’ateneo di Bologna.

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FOREVER BULLDOGS – Il baseball a Santarcangelo di Romagna (2017)
di Roberto Marzaloni

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“Quando i tifosi avversari, che avevano lasciato lo stadio anzitempo sicuri del risultato acquisito, vennero a sapere della sconfitta, rimasero basiti. Forse non sapevano di aver infranto una delle regole non scritte del Baseball: una gara non è finita sino all’ultimo out dell’ultimo inning”.

Roberto Marzaloni: nato a Gazzada Schianno (VA) nel 1969 ma cresciuto a Santarcangelo di Romagna, si avvicina al baseball seguendo uno dei suoi fratelli maggiori, componente dei Bulldogs. Nel 1983 entra nelle giovanili, e dopo la fine dell’avventura mantiene viva la passione per questo sport. Nel 2013 consegue il tesserino di tecnico FIBS ed inizia ad allenare alcune squadre giovanili, portando avanti quei principi e valori positivi trasmessi dai suoi allenatori del passato.